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Al giorno d’oggi il consumatore è sempre più conscio del nesso che lega la salute all’alimentazione. considera infatti il cibo uno strumento teso al benessere psico-fisico oltre che ad un piacere per il palato. La ricerca in ambito alimentare è sempre più incentrata sull’identificazione di alimenti e sostanze biologicamente attive in grado di migliorare la qualità della vita e ridurre l’incidenza di alcuni tipi di malattie. Da qui nasce il concetto di “Alimento Funzionale” come di un cibo contenente nutrienti o a cui possono essere addizionate sostanze biologicamente attive con reale e comprovato effetto benefico sulla salute dell’uomo. Alcuni esempi comuni sono yogurt arricchiti in probiotici, margarina con aggiunta di acidi grassi omega 3 e succhi arricchiti in vitamine e sali minerali. La natura ci offre un ampio spettro di sostanze con attività biologica, come vitamine, carotenoidi e polifenoli, che possono contribuire a tutelare la salute dell’uomo e a rallentarne il processo di invecchiamento. L’utilizzo di tali sostanze è però reso difficoltoso dalla loro scarsa biodisponibilità e dalla loro fragilità a normali condizioni di processamento e conservazione come la presenza di ossigeno, pH estremi e temperatura. La loro attività è inoltre collegata all’assorbimento del nutriente in un preciso sito del corpo, molto spesso l’intestino. Quindi può sorgere spontanea la domanda: ma l’integratore che sto assumendo o il cibo arricchito che ho acquistato sono realmente “funzionali” o no? Una soluzione a tale problema può essere l’incapsulazione. Il processo consiste nell’avvolgere la molecola bioattiva d’interesse (per esempio polifenolo, carotenoide o vitamina) in una matrice che ne permetta la protezione e il rilascio controllato. Il mio progetto si occupa di stabilizzare prodotti ad alto valore nutrizionale e salutistico ottenuti da fonti naturali coma alghe e piante, ma anche nella ricerca di componenti bioattivi ottenuti da scarti di lavorazione come ad esempio da radicchio, foglie di vite e acque di vegetazione dei frantoi oleari. La stabilizzazione viene ottenuta tramite la micro o la nano-incapsulazione dell’agente attivo in matrici totalmente naturali, biodegradabili e compatibili con la dieta umana. In seguito, la formulazione viene valutata per quanto riguarda il rilascio in ambiente gastro-intestinale, la compatibilità con cellule della mucosa intestinale e la stabilità in alimenti modello. Il mio interesse principale è quello di arrivare a sviluppare delle formulazioni il più possibile naturali, compatibili con specifiche richieste del consumatore (vegan, kosher, halal etc.) e dare maggiori certezze per quanto riguarda la funzionalità del prodotto.